IEEE Robotics and Automation Society, la principale associazione mondiale di ingegneri robotici, ha conferito ad Antonio Bicchi il riconoscimento di "Pioniere della Robotica e Automazione". Bicchi è...
Leggi tuttoIl professor Anastasi ha illustrato alla ministra il progetto "CrossLab", grazie al quale il dipartimento di Ingegneria dell'informazione ha ottenuto il riconoscimento di "eccellente", conquistando più di 9 milioni di euro distribuiti nel prossimo quinquennio e si è affermato tra i punti di riferimento in ambito regionale e nazionale per i temi dell'ICT e dell'industria 4.0.
"L’idea chiave dei CrossLab - ha spiegato il professor Anastasi - è quella di mettere a comune competenze e strumentazioni diverse nelle tecnologie abilitanti individuate nel piano di Industria 4.0. Secondo il nuovo paradigma industriale, tutti gli 'oggetti' della fabbrica sono dotati di capacità di elaborazione e di comunicazione. La fabbrica diventa un sistema 'cyber-fisico', composto da oggetti fisici e da componenti virtuali e digitali. L'operatore umano è parte integrante di questa architettura e interagisce con essa attraverso azioni fisiche o tramite interfacce uomo-computer. I CrossLab sono di conseguenza incentrati attorno ai pilastri fondamentali della architettura cyber-fisica, e le attività di ricerca riorganizzate per stimolare l'interdisciplinarietà e la collaborazione tra laboratori. In particolare, quattro CrossLab sono concepiti focalizzandosi su altrettante aree applicative di industria 4.0, e cioè realtà aumentata, studio di materiali 'intelligenti', la nuova robotica per industria 4.0 e l'Internet of Things. Il quinto riguarda tecnologie abilitanti per il Cloud Computing, gestione dei Big Data e Cybersecurity, sicurezza informatica". Il direttore del dipartimento ha quindi concluso ricordando che un elemento chiave e altamente innovativo del progetto è il trasferimento tecnologico: i CrossLab saranno aperti alle industrie per fare ricerca congiunta con le università o condurre ricerche da sole, dando accesso a tecnologie avanzate anche a quel tessuto di piccole e medie imprese toscane che altrimenti non avrebbe mai potuto accedervi.
Visibilmente soddisfatta, la ministra Fedeli ha sottolineato nel suo intervento che il dipartimento pisano di Ingegneria dell'informazione rappresenta un modello a livello nazionale per qualità progettuale e potenzialità innovativa. Subito dopo si è intrattenuta con i docenti, rispondendo a domande e sollecitazioni.