Gestito dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, supporterà le imprese nella transizione tecnologica verso il 5.0
Leggi tuttoNasceranno da progetto Ue coordinato dall'università di Pisa
Prodotti di uso comune come bende, pannolini o cerotti che acquistano nuove funzionalità e diventano capaci di monitorare i nostri parametri biomedici tipo il ph, l'umidità o il glucosio, con il vantaggio di essere ecocompatibili. E' la sfida di Wasp, il progetto di ricerca europeo triennale, coordinato dall'università di Pisa (2019-2022) con l'obiettivo di rendere 'intelligenti' questi oggetti di uso quotidiano a partire dallo studio dei prototipi sino alla progettazione industriale su larga scala e su carta.
Wasp unisce partner scientifici (università di Manchester, Roma Tor Vergata, l'istituto catalano di nanoscienza e nanotecnologia e l'Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne) e industriali come Quantavis, spin off dell'ateneo pisano, ed Essity, compagnia leader mondiale nel settore dell'igiene e della salute che ha tra in suoi marchi una celebre marca di fazzolettini di carta. E tra gli aspetti innovativi del progetto c'è proprio la carta sulla quale saranno stampati dispositivi elettronici e circuiti.
"Puntiamo a rivoluzionare l'elettronica flessibile e indossabile - spiega Gianluca Fiori, docente del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa - sviluppando una nuova tecnologia per la stampa di dispositivi elettronici e circuiti su carta, che è un substrato flessibile, pieghevole, a basso costo, biodegradabile, facilmente ottenibile in natura e compatibile con la produzione industriale su larga scala". Del resto, conclude il docente pisano, "l'uso di risorse sostenibili è una delle principali sfide della nuova elettronica e la tecnologia di Wasp si basa su un processo rispettoso dell'ambiente: alla fine rilasceremo un prototipo che avrà come supporto la carta e sarà in grado di rilevare i parametri biometrici e di comunicare con un lettore esterno".